Il Viaggio Sciamanico è il mezzo con cui lo sciamano, il praticante entra in contatto con i Tre Mondi.
Attraverso il suono del tamburo, si entra in uno stato di coscienza alterata per accedere al Mondo Altro.
l ritmo veloce e ripetitivo del tamburo aiuta la mente a raggiungere il livello delle onde theta, rimanendo comunque lucido e ricordando lo scopo del viaggio e mantenendo quindi il controllo su di esso. All'inizio si ascoltano tracce di tambureggiamento poi, quando si diventa più esperti ad effettuare il viaggio, si sente la necessità di suonare personalmente il proprio tamburo, che diventa anch'esso uno spirito alleato.
Quando si effettua un viaggio si ha sempre un "intento", cioè uno "scopo", per il quale si vuole entrare in contatto con i propri spiriti guida. L'intento può essere di qualsiasi genere: dal voler conoscere il proprio animale di potere, all'aiuto per effettuare una guarigione per sè o per gli altri.
I primi viaggi sono solitamente svolti nel Mondo Inferiore, caratterizzato da sensazioni forti e vivide che aiutano l’esploratore a rendersi realmente conto di essere in una realtà altra ma reale tanto quanto quella ordinaria.
Di solito la durata dei viaggi è soggettiva, comunque circa 20-30 minuti.
Il Mondo che si palese nel nostro viaggio viene percepito in vari modi: alcune persone "sentono", altre "vedono", altre "percepiscono", altre "sensazioni fisiche", ecc.: tutto è giusto e corretto, nessuno metodo è meglio o peggio. Il metodo che viene a noi è quello giusto per noi, per il nostro animo.
Lo Sciamanesimo è una rivelazione personale: potremmo scrivere tutti i modi in cui gli sciamani, i praticanti percepiscono i Mondi Altri ma ... voi potreste scoprirne uno tutto nuovo, giusto per voi.
All'inizio è normale non percepire nulla, non riuscire a non accedere a uno stato alterato di coscienza perchè non siamo abituati a zittire i nostri pensieri e, spesso, a perdere il controllo su noi stessi e sulla realtà che ci circonda. Il Mondo dello Spirito non si paleserà se noi non siamo pronti ad accoglierlo, a "sentirlo".
Tutto ciò si può fare se iniziamo a utilizzare il nostro cuore come mezzo di comunicazione e non la mente.